giovedì 23 maggio 2013

Il gallo in bicicletta è sbarcato a Cuba Anzichè in Italia, ha scelto di presentare - in anteprima - il suo nuovo libro (subito definito nell'isola «bolsilibro», libro da tasca) a Cuba, non a caso teatro delle sue ultime storie. Dalla prestigiosa Uneac (sede dell'Unione scrittori e artisti cubani) alla Fondazione Nicolas Guillen, dalla Biblioteca Villena, la più antica dell'Avana a un appuntamento en plain air nello storico Paseo del Prado. E' stato un vero e proprio tour letterario quello che ha visto impegnato lo scrittore parmigiano Davide Barilli, redattore della Gazzetta di Parma, con il suo libro in uscita «Il gallo in bicicletta» (Fedelo's) - l'edizione per l'Italia sarà in libreria nelle prossime settimane - terzo volume «cubano» della collana Riflessi. Dopo «Le cere di Baracoa» (uscito con Mursia), «Carte d'Avana» e «La ragazza di Alamar», Barilli ci riporta nelle assolate atmosfere caraibiche con un ulteriore capitolo della sua «altra Cuba», letteraria e reale al medesimo tempo. Stavolta è nell'intreccio – torbido, amaro, ma anche divertente - di lotterie illegali, amori lontani nel tempo e anomale presenze animali, che si sviluppa il nuovo racconto dello scrittore, edito in edizione bilingue, italiana e spagnola (traduzione di Angel Carballo Camino e Celia Iglesias Ledesma). Protagonisti di una storia in cui l’arte di arrangiarsi li porterà a condividere surreali peripezie, sono un marinaio in pensione con la passione delle scommesse clandestine e il suo gallo. Ne nasce una storia giocata sul destino e sulle sue contraddizioni; in un intrigo di solitudini, illusioni e memorie perdute. Il libro è illustrato dalle xilografie in bianco e nero incise su linoleum e impresse su carta riciclata, realizzata con vecchi elenchi telefonici cubani, del pittore e incisore cubano Ramon Perez Pereira, allievo di insigni cattedratici come Cecilio Aviles, Osvaldo Llins e Omar Morales. Gli autori sono stati protagonisti di un incontro in cui si è discusso di scrittura e di tecnica del grabado (l'illustrazione impressa su materia, come la xilografia) organizzato al Paseo del Prado dal progetto culturale habanero Imagines 3. Il libro è stato presentato dal narratore José Ramon Bianco, mente il dibattito che ne è seguito è stato moderato da José Luis Yuque. Pochi giorni dopo si è tenuta la lettura pubblica della versione spagnola del libro «Il gallo in bicicletta» al Laboratorio letterario della Fondazione Nicolas Guillen. Successivamente, nella sala conferenze della biblioteca Ruben Martinez Villena, in plaza de Armas, Barilli è stato ospite della rassegna «Incontro con l'autore»: oltre al narratore e all'illustratore, sono intervenuti Angel Carballo Camino e il critico letterario, saggista e poeta Alfredo Nicolas Lorenzo. All'incontro erano presenti la poetessa cubana Soleida Rìos e per l'ambasciata italiana il consigliere Pietro De Martin e l'addetta culturale Emanuela Fusaro. Infine, alla Uneac dopo la presentazione del volume, Dalia Garcia ha letto il libro in edizione spagnola nello spazio letterario dello scrittore cubano Alberto Guerra Naranjo, davanti a un pubblico formato da scrittori e poeti.r.c. GAZZETTA DI PARMA (2 aprile 2013)

lunedì 6 maggio 2013

Il gallo che si credeva Bartali Cuba vista da Barilli Alejandro Herrera conosce i posti migliori. E sale ogni giorno sulla guagua, il torpedone superaffollato della Cuba castrista, per raggiungere il quartiere ricco, dove i cassonetti riservano gradite sorprese: indumenti, oggetti inutili per i turisti, ma preziosi per un clochard, a volte libri… Sarà un piccolo volume rovinato, nascosto dalla spazzatura, a cambiare la sua vita. Si tratta delle “Finzioni” di Borges. Il libro si disintegra al tatto, le pagine sono sabbia tra le mani, ma frammenti di un racconto, “la Biblioteca di Babilonia” restano impressi nella memoria, suggeriscono “un’idea”: cambiare le regole della bolita, la lotteria clandestina alla quale lui e migliaia di altri diseredati dilapidano anche la più piccola risorsa. Intendiamoci, Alejandro non è disperato. Non ancora. E’ un vecchio marinaio che ha girato il mondo e mentre, in preda allo stordimento dell’alcol, sogna Livorno, Oslo, Marsiglia, Dakar, una donna amata tanti anni fa in Italia, non smette d’essere orgoglioso della revolucion. Perché lui incarna le contraddizioni di un’isola stracciona e naturalmente felice: il suo potrebbe definirsi un “fallimento di successo”. Così Davide Barilli, giornalista culturale de La Gazzetta di Parma, nel volume Il gallo in bicicletta (Fedelo’s Editrice, traduzione in spagnolo di Celia Iglesias Ledesma e in “cubano” di Angel Carballo Camino, illustrato da Ramòn Perez Pereira, pagine 82, € 10,50). Da molti anni l’autore è un innamorato di Cuba molto esigente. Che non si limita ad indossare acriticamente la maglietta del Che ma, dell’isola caraibica, descrive miserie e splendori, sfiorando a volte, come può accadere agli innamorati in stato di grazia, la poesia. Capita in questo smilzo libretto, dove si sorride pure, ai goffi tentativi di un gallo, di andare in bicicletta. Felice Modica Versione originale della recensione uscita con il titolo ''Sovvertire le regole di una Cuba disperata con un libro di Borges'' su LIBERO(26 aprile 2013)